Amiche e Amici per sempre!
By Redazione – 03 agosto 2022
Ci apre quella porta da dove escono coloro che non meritano quella comoda ed accogliente stanza ed entrano le persone da noi scelte per condivisione nel bene e nel male
Il Pianeta Terra quando sarò grande
By Anna D’Angelo – 11 maggio 2022
Michele Pontrandolfo e Marco Martinuzzi sono gli esploratori polari…
Effetti
By Anna D’Angelo – 15 marzo 2022
Effetti è un gruppo musicale a ispirazione trap, con un filo indie e una creatività pop. Nasce dalla condivisione di idee e di talenti di tre giovani…
SOS Ucraina
By Anna D’Angelo – 11 marzo 2022
Il Conadi, Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza è nato in difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti.
Dormiamo?
By Anna D’Angelo – 11 marzo 2022
Dormire è una perdita di tempo? Assolutamente no! Secondo una ricerca britannica il poco sonno può modificare fino a 700 geni.
Frammenti di Città
By Anna D’Angelo – 18 gennaio 2022
L’inverno a Milano è “calde coperte e confortevoli locali”, è un po’ stile NY, ci si ferma per un caffè , un aperitivo di intesi sguardi, un pranzo tra amiche…
Cristiana Ravello
By Anna D’Angelo
Roma, giovedì 15 novembre 2007 Scendevo le scale di un celebre hotel situato nel centro storico di Roma…
Martin Frederick Dam
By Anna D’Angelo
Conobbi Martin mentre passeggiavo a Thorupstrand, un villaggio di pescatori nello Jutland settentrionale,
Hotel Pierre Milano
By Anna D’Angelo – 22 dicembre 2021
Se camminate alzando lo sguardo, Milano vi regala scorci emozionanti. La via De Amicis, oggi crocevia tra centro e Navigli, era un lungo tratto di fossa interna che arrivava fino alla darsena
Attenzione alla data di scadenza!
By Anna D’Angelo – 25 novembre 2021
“Quel che pensate sia una questione è un diritto, un dovere, un principio educativo, una legge che supera il concetto morale!”
Oggi il Nuovo è il ritorno al Classico
By Anna D’Angelo – 10 settembre 2021
Siamo intorno al 1890 e Vincenzo Anastasio da vita ad una trattoria nel cuore di un piccolo borgo
Desiderio di “rewind”
By Anna D’Angelo – 8 settembre 2021
Durante viaggi alla scoperta di mondi nuovi e dimensioni alternative emergono i veri talenti le vere attitudini, gli animi inquieti…
Italians Do It Better! Non sempre…
By Anna D’Angelo – 31 luglio 2021
Apparteniamo ad una società che suol dir spesso “siamo fatti così”!
Ma siamo consapevoli di ciò che facciamo e ne rendiamo pubblica la faccenda o ci caliamo in una tinozza di totale “inautenticità”?
Taormina
By Anna D’Angelo – 29 luglio 2021
Io non vedevo l’ora di viaggiare nuovamente. Mi è bastato unir quei cinque sensi che immediatamente il sesto mi ha suggerito la bella colorata fiorente ed incantatrice Sicilia!
Antonio La Rosa, Over and Over
By Anna D’Angelo – 15giugno 2021
Io ero certa che la mia penna sarebbe scivolata nuovamente sui suoi emozionanti capolavori, ve lo ricordate?
Il Cambiamento
By Anna D’Angelo – 24 aprile 2021
A volte si viaggia per scappare, per cambiare, per sfidare, per mostrare, per ritrovare qualcosa che abbiamo perso,

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Il meglio del mese
Libri
La Paziente Silenziosa
di Alex Michaelides
Montaigne – L’Arte di Vivere
di Sarah Bakewell
Una scrittura femminile azzurro pallido
di Franz Werfel
Yoga
di Emmanuel Carrère
Film
The Strays (Netflix)
________________
7 Donne e un mistero(Netflix)
Ricette
Serie TV
Ossessione (Netflix)
———-
The Glory (Netflix)
Hotel
Curiosità
MILANO PER POCHI
Volete sapere tutti i segreti e le leggende milanesi?
Ce li racconta Mario Barbieri Carones che ha creato su→ Instagram “Milano per Pochi” uno dei i profili più seguiti del capoluogo lombardo!
Tra quasi trecento curiosità abbiamo scelto quelle che più ci hanno intrigato ed affascinato.
Buon divertimento a scoprire una Milano che vi sorprenderà con stuzzicanti racconti!
L’ARRIVO DEL PORNO A MILANO
Autore: Mario Barbieri Carones
Pochi sanno come è arrivata la pornografia a Milano.
Grazie alle nuove tecniche di stampa, alla fine dell’800 i nudi artistici furono abbandonati.
Per la prima volta c’era la possibilità di stampare delle fotografie su larga scala.
Così in Francia nacquero le cosiddette “cartoline francesi” sulle quali venivano stampate fotografie
di donne completamente nude.
La prima volta che il termine pornografia fece il suo debutto in città fu nell’agosto del 1880,
quando il corriere della sera, riferendosi alla parola, scrisse: “coniata a Parigi per indicare tutte
le sudicerie che si stampano in libri e certi giornali, cose tutte di cui si è fatto tanto ghiotto in questi
ultimi tempi il popolo parigino”.
Nonostante la diffusione di queste cartoline fosse stata proibita, nel giro di poco tempo arrivarono
anche a Milano. I divieti furono ignorati e , partire dai primissimi anni del 900, iniziò un vero
e proprio spaccio delle suddette “francesi”. Erano molto richieste e per averle si aspettava la sera,
per recarsi in qualche vietta nebbiosa del centro.
I loschi personaggi che gestivano la vendita nascondevano il repertorio di cartoline dentro ai propri
cappotti. Di fronte a quelle pubblicazioni oscene distribuite per strada scattarono così ondate di arresti
e sequestri, seguiti da altrettanti processi(finiti nel nulla), molti dei quali nei confronti di edicolanti
che, vista la richiesta, decisero di venderle nel proprio chiosco.
Si è dovuto aspettare parecchi anni prima che l’argomento diventasse meno tabù e che le immagini
circolassero liberamente nella nostra città.
LA STORIA DI VIA BALZARETTI
Autore: Mario Barbieri Carones
Oggi è famosa per essere la via delle case colorate ma pochi conoscono l’origine di questa strada.
Città studi prima di diventare il centro degli studi cittadino era composta da campi, canali, fontanili
e cascine erette nel ‘400 (oggi quasi tutte scomparse). Tra le numerose attività e industrie che sorsero
in zona, oggi vi parleremo della società delle lavanderie che nacque nell’800.
In quell’epoca a Milano nessuno possedeva la corrente elettrica perciò nessuno poteva fare il bucato in casa.
Queste società ritiravano i panni sporchi dei milanesi un giorno alla settimana e li portavano a lavare nella
zona (al tempo periferica) che si estende da porta Venezia a città studi.
Pochi sanno che le case colorate di Via Balzaretti non sono altro che alcune delle storiche lavanderia cittadine
e che un tempo costeggiavano numerosi corsi d’acqua. Oggi la via è praticamente irriconoscibile ma è bello
sapere che se fossimo passati di qui più di 100 anni fa avremmo sentito l’odore di bucato e l’acqua dei fontanili
scorrere.
PERCHÈ I MILANESI SONO CHIAMATI MENEGHINI?
Nel 1600 Carlo Maria Maggi, commediografo milanese, inventò un personaggio teatrale: Meneghino.
Meneghino era un servo ed il suo nome deriva da Domenico, mènego in milanese.
In quegli anni la media borghesia poteva permettersi la servitù solamente un giorno a settimana, la domenica.
Questo personaggio, caratterizzato da simpatia, onestà e voglia di lavorare, diventò un vero simbolo popolaresco.
I milanesi si riconobbero subito in questo personaggio che ancora oggi li identifica.
Inoltre è l’unica maschera teatrale che non ha una maschera sul viso e questo particolare indica limpidezza e lealtà!
Sapevate tutto questo?
Se vi è piaciuto lasciate un commento sul profilo instagram → milanoperpochi e seguitelo!!!!
IL “CODICE DA VINCI” A MILANO
Lo sapete che uno dei più grandi misteri lasciati da Leonardo Da Vinci è nascosto a Milano?
Centinaia di storici dell’arte hanno dedicato la loro vita a studiare il cenacolo vinciano,
cercando dei messaggi nascosti nel dipinto.
Leonardo Da Vinci oltre ad essere stato pittore, ingegnere ed esperto di anatomia,
era anche un musicista e amava gli enigmi.
Qualche anno fa il Dott GianMario Pala, un informatico con il pallino della musica,
decifrò uno spartito musicale ottenuto dalla posizione delle pagnotte di pane e
da quella delle mani degli apostoli che identificavano delle vere e proprie note musicali
disposte su un pentagramma musicale.
La cosa incredibile è che provando a eseguirla da desta a sinistra(verso di scrittura di Leonardo)
si ottiene una melodia suggestiva.
E ancora…. Unendo le varie note con delle linee si ottiene una scritta in ebraico antico: in lui consacrazione e gloria.
Incredibile vero?
Andate ad ascoltare la melodia nel post “il codice Da Vinci a Milano” nel profilo Instagram
→milanoperpochi e se vi è piaciuto lasciate un commento!
Per essere sempre aggiornati su segreti e curiosità seguici su milanoperpochi, anninadangelo e missannad.lifestyle


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Caffè Rivoire
By Anna D’Angelo – 21 marzo 2023
Caffè Rivoire, uno storico caffè fiorentino che approda a Milano nel quartiere Brera con prelibati cioccolati e incantevoli arredi
La Primavera Milanese
By Redazione – 20 marzo 2023
La primavera milanese è straordinaria perchè quel cielo grigiastro si trasforma in ceruleo scintillante
Milano Appetitosa
By Redazione – 14 Marzo 2023
“Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo” narrava Oscar Wilde.
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MILANO PER POCHI
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Tra quasi trecento curiosità abbiamo scelto quelle che più ci hanno intrigato ed affascinato.
Buon divertimento a scoprire una Milano che vi sorprenderà con stuzzicanti racconti!
L’ARRIVO DEL PORNO A MILANO
Autore: Mario Barbieri Carones
Pochi sanno come è arrivata la pornografia a Milano.
Grazie alle nuove tecniche di stampa, alla fine dell’800 i nudi artistici furono abbandonati.
Per la prima volta c’era la possibilità di stampare delle fotografie su larga scala.
Così in Francia nacquero le cosiddette “cartoline francesi” sulle quali venivano stampate fotografie
di donne completamente nude.
La prima volta che il termine pornografia fece il suo debutto in città fu nell’agosto del 1880,
quando il corriere della sera, riferendosi alla parola, scrisse: “coniata a Parigi per indicare tutte
le sudicerie che si stampano in libri e certi giornali, cose tutte di cui si è fatto tanto ghiotto in questi
ultimi tempi il popolo parigino”.
Nonostante la diffusione di queste cartoline fosse stata proibita, nel giro di poco tempo arrivarono
anche a Milano. I divieti furono ignorati e , partire dai primissimi anni del 900, iniziò un vero
e proprio spaccio delle suddette “francesi”. Erano molto richieste e per averle si aspettava la sera,
per recarsi in qualche vietta nebbiosa del centro.
I loschi personaggi che gestivano la vendita nascondevano il repertorio di cartoline dentro ai propri
cappotti. Di fronte a quelle pubblicazioni oscene distribuite per strada scattarono così ondate di arresti
e sequestri, seguiti da altrettanti processi(finiti nel nulla), molti dei quali nei confronti di edicolanti
che, vista la richiesta, decisero di venderle nel proprio chiosco.
Si è dovuto aspettare parecchi anni prima che l’argomento diventasse meno tabù e che le immagini
circolassero liberamente nella nostra città.
LA STORIA DI VIA BALZARETTI
Autore: Mario Barbieri Carones
Oggi è famosa per essere la via delle case colorate ma pochi conoscono l’origine di questa strada.
Città studi prima di diventare il centro degli studi cittadino era composta da campi, canali, fontanili
e cascine erette nel ‘400 (oggi quasi tutte scomparse). Tra le numerose attività e industrie che sorsero
in zona, oggi vi parleremo della società delle lavanderie che nacque nell’800.
In quell’epoca a Milano nessuno possedeva la corrente elettrica perciò nessuno poteva fare il bucato in casa.
Queste società ritiravano i panni sporchi dei milanesi un giorno alla settimana e li portavano a lavare nella
zona (al tempo periferica) che si estende da porta Venezia a città studi.
Pochi sanno che le case colorate di Via Balzaretti non sono altro che alcune delle storiche lavanderia cittadine
e che un tempo costeggiavano numerosi corsi d’acqua. Oggi la via è praticamente irriconoscibile ma è bello
sapere che se fossimo passati di qui più di 100 anni fa avremmo sentito l’odore di bucato e l’acqua dei fontanili
scorrere.
PERCHÈ I MILANESI SONO CHIAMATI MENEGHINI?
Nel 1600 Carlo Maria Maggi, commediografo milanese, inventò un personaggio teatrale: Meneghino.
Meneghino era un servo ed il suo nome deriva da Domenico, mènego in milanese.
In quegli anni la media borghesia poteva permettersi la servitù solamente un giorno a settimana, la domenica.
Questo personaggio, caratterizzato da simpatia, onestà e voglia di lavorare, diventò un vero simbolo popolaresco.
I milanesi si riconobbero subito in questo personaggio che ancora oggi li identifica.
Inoltre è l’unica maschera teatrale che non ha una maschera sul viso e questo particolare indica limpidezza e lealtà!
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IL “CODICE DA VINCI” A MILANO
Lo sapete che uno dei più grandi misteri lasciati da Leonardo Da Vinci è nascosto a Milano?
Centinaia di storici dell’arte hanno dedicato la loro vita a studiare il cenacolo vinciano,
cercando dei messaggi nascosti nel dipinto.
Leonardo Da Vinci oltre ad essere stato pittore, ingegnere ed esperto di anatomia,
era anche un musicista e amava gli enigmi.
Qualche anno fa il Dott GianMario Pala, un informatico con il pallino della musica,
decifrò uno spartito musicale ottenuto dalla posizione delle pagnotte di pane e
da quella delle mani degli apostoli che identificavano delle vere e proprie note musicali
disposte su un pentagramma musicale.
La cosa incredibile è che provando a eseguirla da desta a sinistra(verso di scrittura di Leonardo)
si ottiene una melodia suggestiva.
E ancora…. Unendo le varie note con delle linee si ottiene una scritta in ebraico antico: in lui consacrazione e gloria.
Incredibile vero?
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