E poi… bastava guardarsi negli occhi
Durante viaggi alla scoperta di mondi nuovi e dimensioni alternative emergono i veri talenti, le vere attitudini, gli animi inquieti e quelli in pace, cuori affranti e cuori in corsa, quelli accoglienti e quelli conservati in celle frigorifere.
Tutto fa storia, tutto appartiene ad un vissuto che modella l’atteggiamento, l’espressione, la voce e lo sguardo, quello sconosciuto!
L’elemento che mi lascia un po’ sbigottita è la rapida sostituzione che molti ospiti di questo pianeta (non tutti) attuano con un’alternativa assai inquietante.
Molto semplicemente voglio intendere ma la bellissima passeggiata mano nella mano o la fantastica fuga da sguardi indiscreti senza aver pianificato nulla, senza che alcool e droghe modifichino l’intenzione trasformandola in una causa, esiste ancora?
Esiste ancora il desiderio di baciare ad occhi chiusi?
Esiste ancora l’emozione di incontrarsi, conoscersi e lasciare che non finisca mai senza la paura di ritrovarsi in una relazione?
Esistono ancora esseri umani (gli animali in questo sono molto più bravi di noi) che riescano a “rinunciare” ad una serata di balli e sballi per provare ad amare?
Forse pragmatismi e tecnicismi, utili ed indispensabili all’evoluzione del pianeta, hanno reso tutti oggetti con impalcature a sostegno di finte facciate, dove l‘amore è sesso ed il sesso un gioco di scarto.
Banalmente niente di nuovo, sorprendentemente che ancora non ci sia un ritorno a quell’educazione!
Il “Bianconiglio di Alice” direbbe: “Presto, presto che è tardi!!!”
Ma…è davvero tardi o abbiamo ancora 5 minuti per cambiare le sorti dei nostri destini smorfiosamente idillici?
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