HALI
By Anna D’Angelo – 9 giugno 2023
In un giardino di boccioli in giovinezza nasce un brand fresco, brioso,
simultaneamente semplice e raffinato
La Rinascita
By Anna D’Angelo – 10 aprile 2023
Tra uova, casatielli, colombe e capretti, ingiurie ed epiteti di animalisti e vegani, ricordo una Pasqua di tanti anni fa…
Bunker sulle Nuvole
By Anna D’Angelo – 4 aprile 2023
Scritto e diretto da Andrea De Rosa In scena all’Anfitrione il 4 e 5 aprile
Corrispondenza in Paradiso
di Jacopo Landi – 26 marzo 2023
Una lettera che Jacopo scrive al suo migliore amico mancato in un tragico incidente un anno fa, parole che vanno oltre la linea terrestre.
Caffè Rivoire
By Anna D’Angelo – 21 marzo 2023
Caffè Rivoire, uno storico caffè fiorentino che approda a Milano nel quartiere Brera con prelibati cioccolati e incantevoli arredi
La Primavera Milanese
By Redazione – 20 marzo 2023
La primavera milanese è straordinaria perchè quel cielo grigiastro si trasforma in ceruleo scintillante
Milano Appetitosa
By Redazione – 14 Marzo 2023
“Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo” narrava Oscar Wilde.
Trecentosessantacinque giorni per scoprire la bellezza
By Anna D’Angelo – 31 gennaio 2023
Un calendario che ogni giorno ci porta in un luogo differente, mostrandoci tutta l’Italia da nord a sud
Il mio bicchiere da Whisky
By Jacopo Landi – 08 dicembre 2022
Il mio bicchiere da whisky Ha finestrelle e scanalature come una Chiesa ma non so se quello che mi fa rimettere siano esattamente peccati
Ottobre e Novembre a Milano
By Anna D’Angelo – 18 ottobre 2022
L’Autunno Milanese è straordinario
I colori si alternano dal rosso al giallo al brunito, il clima regala ancora giornate miti e la luce ci accompagna gradualmente all’inverno.
Super Alessia!
By Anna D’Angelo – 03 agosto 2022
Alessia Marcuzzi ha dichiarato di possedere un vibratore mostrandone uno nel suo armadio, la reazione di molte persone
The effectiveness of subjective well-being training a non patient: A follow-up study
By D.Manoni, S.Fantini, F.Colombo – 03 agosto 2022
A social experiment conducted by Michael W. Fordyce
Agosto a Milano
By Anna D’Angelo – 03 agosto 2022
La Triennale è aperta al pubblico per tutto il mese di agosto offrendo ai visitatori la XXIII Esposizione Internazionale dal titolo Unknowns Unknowns.
The Longevity Diet di Valter Longo
By Anna D’Angelo – 04 agosto 2022
Nel 2016 mi trovavo a New York, stavo studiando il comportamento umano oltreoceano, cercavo di capire il motivo di così tanti contrasti in una terra apparentemente leggera.
Il Baccalà a Milano
By Redazione – 04 agosto 2022
La cucina lombarda ha radici storiche antiche risalenti all’insediamento dei Celti in Pianura Padana.
E’ una cucina multisensoriale perche proviene da diverse regioni della Lombardia
Dolce al Cucchiaio Stratificato in bicchiere
By Redazione – 03 agosto 2022
Dolce al cucchiaio stratificato in bicchiere con fragole mandorle e zucchero Muscovado

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Il meglio del mese
Libri
La Paziente Silenziosa
di Alex Michaelides
Montaigne – L’Arte di Vivere
di Sarah Bakewell
Una scrittura femminile azzurro pallido
di Franz Werfel
Yoga
di Emmanuel Carrère
Film
The Strays (Netflix)
________________
7 Donne e un mistero(Netflix)
Ricette
Serie TV
Ossessione (Netflix)
———-
The Glory (Netflix)
Hotel
Curiosità
MILANO PER POCHI
Volete sapere tutti i segreti e le leggende milanesi?
Ce li racconta Mario Barbieri Carones che ha creato su→ Instagram “Milano per Pochi” uno dei i profili più seguiti del capoluogo lombardo!
Tra quasi trecento curiosità abbiamo scelto quelle che più ci hanno intrigato ed affascinato.
Buon divertimento a scoprire una Milano che vi sorprenderà con stuzzicanti racconti!
L’ARRIVO DEL PORNO A MILANO
Autore: Mario Barbieri Carones
Pochi sanno come è arrivata la pornografia a Milano.
Grazie alle nuove tecniche di stampa, alla fine dell’800 i nudi artistici furono abbandonati.
Per la prima volta c’era la possibilità di stampare delle fotografie su larga scala.
Così in Francia nacquero le cosiddette “cartoline francesi” sulle quali venivano stampate fotografie
di donne completamente nude.
La prima volta che il termine pornografia fece il suo debutto in città fu nell’agosto del 1880,
quando il corriere della sera, riferendosi alla parola, scrisse: “coniata a Parigi per indicare tutte
le sudicerie che si stampano in libri e certi giornali, cose tutte di cui si è fatto tanto ghiotto in questi
ultimi tempi il popolo parigino”.
Nonostante la diffusione di queste cartoline fosse stata proibita, nel giro di poco tempo arrivarono
anche a Milano. I divieti furono ignorati e , partire dai primissimi anni del 900, iniziò un vero
e proprio spaccio delle suddette “francesi”. Erano molto richieste e per averle si aspettava la sera,
per recarsi in qualche vietta nebbiosa del centro.
I loschi personaggi che gestivano la vendita nascondevano il repertorio di cartoline dentro ai propri
cappotti. Di fronte a quelle pubblicazioni oscene distribuite per strada scattarono così ondate di arresti
e sequestri, seguiti da altrettanti processi(finiti nel nulla), molti dei quali nei confronti di edicolanti
che, vista la richiesta, decisero di venderle nel proprio chiosco.
Si è dovuto aspettare parecchi anni prima che l’argomento diventasse meno tabù e che le immagini
circolassero liberamente nella nostra città.
LA STORIA DI VIA BALZARETTI
Autore: Mario Barbieri Carones
Oggi è famosa per essere la via delle case colorate ma pochi conoscono l’origine di questa strada.
Città studi prima di diventare il centro degli studi cittadino era composta da campi, canali, fontanili
e cascine erette nel ‘400 (oggi quasi tutte scomparse). Tra le numerose attività e industrie che sorsero
in zona, oggi vi parleremo della società delle lavanderie che nacque nell’800.
In quell’epoca a Milano nessuno possedeva la corrente elettrica perciò nessuno poteva fare il bucato in casa.
Queste società ritiravano i panni sporchi dei milanesi un giorno alla settimana e li portavano a lavare nella
zona (al tempo periferica) che si estende da porta Venezia a città studi.
Pochi sanno che le case colorate di Via Balzaretti non sono altro che alcune delle storiche lavanderia cittadine
e che un tempo costeggiavano numerosi corsi d’acqua. Oggi la via è praticamente irriconoscibile ma è bello
sapere che se fossimo passati di qui più di 100 anni fa avremmo sentito l’odore di bucato e l’acqua dei fontanili
scorrere.
PERCHÈ I MILANESI SONO CHIAMATI MENEGHINI?
Nel 1600 Carlo Maria Maggi, commediografo milanese, inventò un personaggio teatrale: Meneghino.
Meneghino era un servo ed il suo nome deriva da Domenico, mènego in milanese.
In quegli anni la media borghesia poteva permettersi la servitù solamente un giorno a settimana, la domenica.
Questo personaggio, caratterizzato da simpatia, onestà e voglia di lavorare, diventò un vero simbolo popolaresco.
I milanesi si riconobbero subito in questo personaggio che ancora oggi li identifica.
Inoltre è l’unica maschera teatrale che non ha una maschera sul viso e questo particolare indica limpidezza e lealtà!
Sapevate tutto questo?
Se vi è piaciuto lasciate un commento sul profilo instagram → milanoperpochi e seguitelo!!!!
IL “CODICE DA VINCI” A MILANO
Lo sapete che uno dei più grandi misteri lasciati da Leonardo Da Vinci è nascosto a Milano?
Centinaia di storici dell’arte hanno dedicato la loro vita a studiare il cenacolo vinciano,
cercando dei messaggi nascosti nel dipinto.
Leonardo Da Vinci oltre ad essere stato pittore, ingegnere ed esperto di anatomia,
era anche un musicista e amava gli enigmi.
Qualche anno fa il Dott GianMario Pala, un informatico con il pallino della musica,
decifrò uno spartito musicale ottenuto dalla posizione delle pagnotte di pane e
da quella delle mani degli apostoli che identificavano delle vere e proprie note musicali
disposte su un pentagramma musicale.
La cosa incredibile è che provando a eseguirla da desta a sinistra(verso di scrittura di Leonardo)
si ottiene una melodia suggestiva.
E ancora…. Unendo le varie note con delle linee si ottiene una scritta in ebraico antico: in lui consacrazione e gloria.
Incredibile vero?
Andate ad ascoltare la melodia nel post “il codice Da Vinci a Milano” nel profilo Instagram
→milanoperpochi e se vi è piaciuto lasciate un commento!
Per essere sempre aggiornati su segreti e curiosità seguici su milanoperpochi, anninadangelo e missannad.lifestyle


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By Anna D’Angelo – 9 giugno 2023
In un giardino di boccioli in giovinezza nasce un brand fresco, brioso,
simultaneamente semplice e raffinato
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Tra uova, casatielli, colombe e capretti, ingiurie ed epiteti di animalisti e vegani, ricordo una Pasqua di tanti anni fa…
Bunker sulle Nuvole
By Anna D’Angelo – 4 aprile 2023
Scritto e diretto da Andrea De Rosa In scena all’Anfitrione il 4 e 5 aprile
Il meglio del mese…
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La Paziente Silenziosa
di Alex Michaelides
Montaigne – L’Arte di Vivere
di Sarah Bakewell
Una scrittura femminile azzurro pallido
di Franz Werfel
Yoga di Emmanuel Carrere
Film
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________________
7 Donne e un mistero (Netflix)
Serie TV
Ossessione (Netflix)
———-
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Hotel
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MILANO PER POCHI
Volete sapere tutti i segreti e le leggende milanesi?
Ce li racconta Mario Barbieri Carones che ha creato su →Instagram “Milano per Pochi” uno dei i profili più seguiti del capoluogo lombardo!
Tra quasi trecento curiosità abbiamo scelto quelle che più ci hanno intrigato ed affascinato.
Buon divertimento a scoprire una Milano che vi sorprenderà con stuzzicanti racconti!
L’ARRIVO DEL PORNO A MILANO
Autore: Mario Barbieri Carones
Pochi sanno come è arrivata la pornografia a Milano.
Grazie alle nuove tecniche di stampa, alla fine dell’800 i nudi artistici furono abbandonati.
Per la prima volta c’era la possibilità di stampare delle fotografie su larga scala.
Così in Francia nacquero le cosiddette “cartoline francesi” sulle quali venivano stampate fotografie
di donne completamente nude.
La prima volta che il termine pornografia fece il suo debutto in città fu nell’agosto del 1880,
quando il corriere della sera, riferendosi alla parola, scrisse: “coniata a Parigi per indicare tutte
le sudicerie che si stampano in libri e certi giornali, cose tutte di cui si è fatto tanto ghiotto in questi
ultimi tempi il popolo parigino”.
Nonostante la diffusione di queste cartoline fosse stata proibita, nel giro di poco tempo arrivarono
anche a Milano. I divieti furono ignorati e , partire dai primissimi anni del 900, iniziò un vero
e proprio spaccio delle suddette “francesi”. Erano molto richieste e per averle si aspettava la sera,
per recarsi in qualche vietta nebbiosa del centro.
I loschi personaggi che gestivano la vendita nascondevano il repertorio di cartoline dentro ai propri
cappotti. Di fronte a quelle pubblicazioni oscene distribuite per strada scattarono così ondate di arresti
e sequestri, seguiti da altrettanti processi(finiti nel nulla), molti dei quali nei confronti di edicolanti
che, vista la richiesta, decisero di venderle nel proprio chiosco.
Si è dovuto aspettare parecchi anni prima che l’argomento diventasse meno tabù e che le immagini
circolassero liberamente nella nostra città.
LA STORIA DI VIA BALZARETTI
Autore: Mario Barbieri Carones
Oggi è famosa per essere la via delle case colorate ma pochi conoscono l’origine di questa strada.
Città studi prima di diventare il centro degli studi cittadino era composta da campi, canali, fontanili
e cascine erette nel ‘400 (oggi quasi tutte scomparse). Tra le numerose attività e industrie che sorsero
in zona, oggi vi parleremo della società delle lavanderie che nacque nell’800.
In quell’epoca a Milano nessuno possedeva la corrente elettrica perciò nessuno poteva fare il bucato in casa.
Queste società ritiravano i panni sporchi dei milanesi un giorno alla settimana e li portavano a lavare nella
zona (al tempo periferica) che si estende da porta Venezia a città studi.
Pochi sanno che le case colorate di Via Balzaretti non sono altro che alcune delle storiche lavanderia cittadine
e che un tempo costeggiavano numerosi corsi d’acqua. Oggi la via è praticamente irriconoscibile ma è bello
sapere che se fossimo passati di qui più di 100 anni fa avremmo sentito l’odore di bucato e l’acqua dei fontanili
scorrere.
PERCHÈ I MILANESI SONO CHIAMATI MENEGHINI?
Nel 1600 Carlo Maria Maggi, commediografo milanese, inventò un personaggio teatrale: Meneghino.
Meneghino era un servo ed il suo nome deriva da Domenico, mènego in milanese.
In quegli anni la media borghesia poteva permettersi la servitù solamente un giorno a settimana, la domenica.
Questo personaggio, caratterizzato da simpatia, onestà e voglia di lavorare, diventò un vero simbolo popolaresco.
I milanesi si riconobbero subito in questo personaggio che ancora oggi li identifica.
Inoltre è l’unica maschera teatrale che non ha una maschera sul viso e questo particolare indica limpidezza e lealtà!
Sapevate tutto questo?
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IL “CODICE DA VINCI” A MILANO
Lo sapete che uno dei più grandi misteri lasciati da Leonardo Da Vinci è nascosto a Milano?
Centinaia di storici dell’arte hanno dedicato la loro vita a studiare il cenacolo vinciano,
cercando dei messaggi nascosti nel dipinto.
Leonardo Da Vinci oltre ad essere stato pittore, ingegnere ed esperto di anatomia,
era anche un musicista e amava gli enigmi.
Qualche anno fa il Dott GianMario Pala, un informatico con il pallino della musica,
decifrò uno spartito musicale ottenuto dalla posizione delle pagnotte di pane e
da quella delle mani degli apostoli che identificavano delle vere e proprie note musicali
disposte su un pentagramma musicale.
La cosa incredibile è che provando a eseguirla da desta a sinistra(verso di scrittura di Leonardo)
si ottiene una melodia suggestiva.
E ancora…. Unendo le varie note con delle linee si ottiene una scritta in ebraico antico: in lui consacrazione e gloria.
Incredibile vero?
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